Nell’agosto del 1978, quattro ragazzi, ormai trentenni, decidono di avventurarsi investendo in un’attività del tutto insolita in un paesino come Ciriè e aprono una pescheria. È una vera e propria scommessa!
Senza paura del rischio si allargano subito investendo sia in un negozio fisso, chiamandolo “Pescheria Il Piscione”, che piazzando delle semplici tavole di legno sulle piazze del canavese.
Propongono sia pesce fresco che pesce cotto: la cultura della buona cucina ma soprattutto della materia prima è un vero e proprio motto.
L’avventura della Pescheria Il Piscione va avanti e si forniscono anche i ristoranti locali, le mense degli asili e delle scuole.
Gli anni Ottanta, e poi gli anni Novanta sono sicuramente il momento in cui questa scommessa sembra proprio gridare vittoria.
Così è possibile allestire la pescheria con un banco e un’immagine di tutto rispetto, inserendo la famosa vasca delle anguille ricordo memorabile di tutti i bimbi che sono passati da lì; e non solo, è possibile acquistare un autonegozio che permette di garantire una igiene più accurata.
Poi arriva il 2000, nuovo Millennio, nuovo corso della storia dove sembra tagliare di netto una storia passata fatta di grandi soddisfazioni da una storia e un percorso fatto di incertezze.
Ormai si parla di globalizzazione, di comunità internazionale, di cittadinanza del mondo cioè arriva la grande distribuzione a cambiare le regole del gioco. Il piccolo caro negozietto se non ha spalle forti è costretto a chiudere. La crisi è forte, cambia modo di lavorare e di agire.
Anche Ciriè scopre la grande distribuzione e molti negozietti sono costretti a chiudere.
La Pescheria il Piscione soffre, fatica, perde una parte di clientela, ma “si piega”; anzi decide di mantenere fede al suo motto “la qualità della materia prima, sempre e comunque”!
Intanto proprio a causa di questo momento critico, ci sono cambi di società e dal 2002 la Pescheria il Piscione è completamente gestita dalla famiglia Sessa e Acampora. Non si serve più la ristorazione, né scuole e né pubblica amministrazione.
Abbiamo una clientela sicuramente mirata e che vuole mangiare sano; insomma abbiamo “i clienti più belli e più sani del mondo”.
Non è piaggeria, ma solo un modo per mantenere fede ad uno stile di vita ortodosso della buona e sana cucina che è tanto cara alla nostra famiglia!
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